Il libro ci offre un itinerario che inizia dai frammenti d’una vita passata, individuale e collettiva (Schegge), per spingersi poi per le strade del mondo (Che infinito la vita), muovendo dal vicino al lontano, nel quotidiano e nel nuovo, nello straordinario delle strade di Roma ai paesi della Sardegna interna, dal Pakistan al pueblo d’una riserva indiana, per giungere, non senza giustificative anticipazioni, al Pianeta donna. Ci si ritrova coinvolti in una realtà multiforme, dove la curiosità del conoscere si sostanzia di umanità profonda, che diviene carica etica di fronte al disgregarsi di valori autentici e non convenzionali, ed impegno civile, memore del nostro passato, della nostra storia più vera e del nostro presente, in una dimensione che supera ogni angusto particolarismo e ci coinvolge scuotendoci dalla nostra rassicurante indifferenza