Calabrese di Bova (RC), già ordinario di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Perugia, dove ha insegnato per un quarantennio, Pasquale Tuscano vive, dal 1966, ad Assisi, dove gli è stata conferita la cittadinanza onoraria per la cultura. I suoi interessi riguardano, specificatamente, il Trecento, il Seicento, l’Otto e il Novecento. Ha tenuto lezioni nelle Università di Salisburgo, Lovanio, Madrid, Salamanca, Barcellona, Caseres, Buenos Aires. Tra i suoi studi, ricordiamo i volumi: Mario Rapisardi (1963); Poetica e poesia di T. Campanella (1969); Antonino Anile (1970); Critica e stile di Attilio Momigliano (1971); Cantari inediti umbri (1974); Poesia e umanità. Saggi e ricerche di letteratura umbra (1981); L’integrazione impossibile. Letteratura e vita in Italo Svevo (1985); Letterature delle regioni d’Italia. Calabria (1986) e Umbria (1987); Dal vero al certo. Indagini e letture dantesche (1989; n. ed., 1993); L’identità impossibile. L’opera di Luigi Pirandello (1989); Dal Romanticismo al Verismo (1982); Del parlare onesto. Scienza, profezia e magia in T. Campanella (2001); Per altezza d’ingegno. Aspetti e figure dell’attività letteraria calabrese tra Otto e Novecento (2002); Gianvincenzo Gravina (2003); L’età del Decadentismo, voll.2 (2004); Umanità e stile di Corrado Alvaro (2008). Ha commentato: La coscienza di Zeno (1996); gli Scritti di Estetica, Linguistica e Critica letteraria, editi e inediti, di V. Padula, voll.3 (2002); Città del Sole e scritti scelti di T. Campanella (2006); Opere poetiche di C. Orlandi (2007); Poesie e recitativi di F. Melosio (2009); L’eremita Antonio. Poema sacro (1627) di p. L. Verucci (2012). Dirige, con A. C. Ponti, la collana ‘Classici Umbri della letteratura’; è socio della Società Internazionale di Studi Francescani; censore per le Lettere nell’Accademia Properziana del Subasio; socio delle Deputazioni di Storia Patria per la Calabria e per l’Umbria; accademico d’onore della Fondazione Accademia di Belle Arti ‘P. Vannucci’ di Perugia.