Il libro vuole essere la fotografia di un secolo del territorio pontino. Il 900. Vuole riportare fedelmente tutte quelle azioni, quegli eventi, ma anche quei disagi e sofferenze avvenuti e sviluppati in questo periodo. Esso si focalizza su un grande evento principale, quello della bonifica della pianura pontina e ne analizza le conseguenze dal punto di vista sociale e antropologico. Così come avviene in una fotografia, il libro mette in evidenza aspetti piacevoli e altri no. Nel raccontare e nel fotografare d’altra parte non si possono eliminare i problemi o i colori che non ci piacciono. Tutto ciò perché il libro vuole essere un contenitore per la comprensione dei fatti, così oggi come fra 50 anni. La ricerca svolta sul campo e negli archivi per 6 anni è stata indirizzata in tal senso. Per ricordare la sofferenza dei nostri padri e lasciare elementi di riflessione non sempre piacevoli ai nostri figli per una accurata e sensibile futura valutazione. L’impostazione del libro rappresenta un dato di letteratura specifica che riesce a mettere insieme i concetti di “locale” con quello di “globale”.